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domenica 13 ottobre 2013

Quanto inquina lo spazzolino da denti +riciclo creativo+ recensione spazzolino viviverde coop

Il comune spazzolino da denti è costituito principalmente da materie plastiche quindi altamente inquinanti. Secondo uno studio americano, ciascun spazzolinoemette circa 34g di gas inquinanti. Ogni anno in America si consumano circa 50 milioni di kg di plastica destinata agli spazzolini! ! Questo significa che solo in America, ogni anno si producono oltre 67 milioni di kg di gas serra, solo per produrre gli spazzolini!!!
si calcola infatti che 1000 kg di polipropilene corrispondono circa a 1343 kg di sostanze inquinanti lasciate nell'atmosfera. Ed ecco che un piccolo oggetto, diventa una grande fonte di inquinamento.
Che fare?
Possiamo scegliere 2 tipi di spazzolino. Quello prodotto con materiale compostabile (che trovate nei negozi come Naturasì, Cuorebio ecc) o quello in plastica ma con le testine intercambiabili.
Io l'ho visto alla coop, della linea Viviverde e non ho potuto fare a meno provarlo.
Maneggevole come qualsiasi spazzolino in plastica, economico (meno di 2€ per prendere uno spazzolino con una testina di ricambio e custodia per la testina) . I ricambi costano pochissimo (mi pare che con meno di 1.5€ ci sono 2 testine). Per cambiare le testine basta spingere la testina dalla parte posteriore e questa esce.
Ovviamente vista la dimensione della testina, capirete da soli che 1000 testine in discarica occupano uno spazio decisamente inferiore rispetto a 1000 spazzolini interi.
Ovviamente quello compostabile rappresenta la scelta più ecologica, ma questo è un ottimo compromesso.

Col vecchio spazzolino potete  e dovete ovviamente lanciarvi in un nuovo uso creativo:
dipingere, spazzolare le scarpe, pulire piccoli barattoli o i beverini dei vostri animali, smacchiare le fughe delle mattonelle, spazzolare il viso e le labbra per un peeling (ovviamente se le setole non sono troppo dure), lavare i denti del cane, spazzolare le unghie dopo lavori in giardino, spazzolare il guscio dei molluschi, spazzola per barbie o piccoli animaletti giocattolo, pulire dei bordi o dei piccoli spazi (filtri dei rubinetti, gioielli, bordi ecc). Buttarli è davvero un peccato!
Silvia

sabato 12 ottobre 2013

Firmiamo questa petizione contro la Monsanto

Alla Monsanto verrà consegnato il premio Nobel per il cibo (World food prize) . Qui l'articolo che ho appena letto a riguardo da ambiente bio.
Ricordo che la Monsanto è la responsabile dell'uso di OGM. Gli OGM sono pericolosi per la salute, impoveriscono il terreno (sino a renderlo improduttivo), distruggono la biodiversità, schiacciano i piccoli proprietari terrari (portandoli anche al suicidio). Per approfondimenti ecco il post sugli OGM http://hippiesuitacchi.blogspot.it/2013/03/cosa-sono-e-che-effetti-hanno-gli-ogm.html .
Firmate la petizione! (trovate il link, in fondo all'articolo di ambiente bio!)
Silvia

mercoledì 9 ottobre 2013

Pasta con le sarde...a mare!

Ricetta vegana super veloce. Adatta anche agli "onnivori" che vanno di fretta!
E' la riproduzione della  classica pasta con le sarde siciliana, ma da preparare nel tempo in cui cuoce la pasta!
Ingredienti:
finocchietto selvatico
pomodorini freschi
uva passa
pinoli
 cipolla
pan grattato

Procedimento:
Lavate il finocchietto, togliete i gambi più duri e mettelo a cuocere. Intanto in una padella rosolate la cipolla e aggiungete il pomodoro a pezzetti. Lasciate bollire il finocchietto 2 minuti, scolatelo e passatelo in padella con i pomodori. Nell'acqua di cottura del finocchietto cuocete la pasta. Frullate il sugo e aggiungete dopo, una manciata di pinoli. 2 minuti prima di scolare la pasta mettete nell'acqua un pugno di uva passa. "Atturrate" la mollica a parte. (Cioè abbrustolitela con olio d'oliva, sale e pepe). Scolate la pasta, mescolatela col sugo e mettete una bella spolverata di mollica.

Gustosissima!!
Silvia

domenica 6 ottobre 2013

Eco-mestruazioni e recensione della coppetta mestruale

Era da un po' di tempo che volevo parlarvi della coppetta mestruale e finalmente eccomi qua!
In base alle statistiche, una donna nella sua vita usa circa 11.000 assorbenti. Questi si biodegradano dopo...500 anni!! Immaginate solo per un attimo tutte le donne dei paesi ricchi (perchè nei paesi poveri gli assorbenti usa e getta non esistono) . Immaginate che ognuna di noi lasci 10.000-11.000 assorbenti in discarica e che solo tra 500 anni verranno smaltiti. Nel frattempo si sommeranno a questi, quelli di tutte le donne che nasceranno nei prossimi 500 anni! Si calcola che ogni anno vengano buttati in discarica 14 miliardi di assorbenti. Il dato è davvero spaventoso!

Ma prima degli assorbenti usa e getta, come facevano le donne? Vi metto un link con tutta la storia delle mestruazioni e riporto un riassuntino veloce per chi va di fretta.
Una volta le donne usavano foglie, papiri ammorbiditi, lana. pelle, erba ecc. All'inizio del 20° secolo le donne si confezionavano dei tamponi col cotone. Nel 1920 nascono i primi assorbenti usa e getta, (di cotone e tessuto) che si fissavano con cinture sanitarie. Nel 1930 Leonora Chalmers brevetto e produsse la prima coppetta mestruale. Con la recente nascita degli assorbenti usa e getta,  non riscosse successo. Nel 1969 nascono i primi salvaslip con al striscia adesiva. Nel 1987 nascono i keeper, un tipo di coppetta mestruale ancora oggi sul mercato. Oggi esistono centinaia di tipi e marche di coppette.

Ho constatato che molte donne non sanno perchè venga il ciclo mestruale, nè l'anatomia del loro corpo. Invito quindi chi non sapesse come "funzioniamo" a documentarsi. Vi metto i link da wikipedia, perchè dovrebbero essere abbastanza semplici. ciclo mestruale e apparato genitale femminile

Ma passiamo finalmente alla coppetta. 

Cos'è la coppetta mestruale?

La coppetta mestruale è un dispositivo, solitamente di silicone medico o in TPE (il materiale dei ciucci) nel caso della Meluna. Questo dispositivo si inserisce nella vagina, al di sotto della cervice (quindi molto più bassa del tampone) e raccoglie il sangue mestruale.



Perchè usare la coppetta?

  1. E' ecologica. Può durare 10-15 anni . Anni durante i quali, non avrete bisogno di usare assorbenti e proteggi slip
  2. E' economica. Una coppetta costa intorno i 15-30 € a seconda del tipo, della marca e dell'eventuale offerta del momento.Niente più soldi per gli assorbenti usa e getta.
  3. E' adatta alle donne che hanno problemi di irritazioni causate dagli assorbenti
  4. Non essendoci sangue che si ossida sull'assorbente, permette il totale controllo di eventuali odori
  5. E' pratica. A seconda della capienza della coppetta e del tipo di flusso potete arrivare a svuotarla anche ogni 8-12 ore.
  6. E' igienica. Al suo utilizzo non è associata la Sindrome da Shock Tossico (Tss), causata dalla tossina dello Staphylococcus aureus, frequente in chi utilizza i tamponi interni. Inoltre ricordo che quando si urina col tampone, il filo si impregna di pipì che risale fino al tampone stesso.
  7. E' ipoallergenica. Non contiene gli sbiancanti e le altre sostanze tossiche presenti in tamponi e assorbenti esterni.
  8. E' comoda. La usano molte sportive (soprattutto ballerine). Io l'ho utilizzata sia per intere giornate al mare che lunghe pedalate in bici, senza sentirla mai.
  9. E' discreta. Nessun rumore di pannolino con l'assorbente appena cambiato, nè fili che potrebbero sporgere dal costume.
  10. Non altera il ph vaginale, nè la normale flora batterica. Il tampone al contrario, assorbe anche la fisiologica umidità vaginale, causando possibili irritazioni.
  11. E' adatta alle donne che spesso presentano infezioni vaginali. La coppetta infatti non assorbe il muco cervicale, che ha come primaria funzione quella di creare una barriera antibatterica tra vagina e utero
  12. Si può usare anche con contraccettivi meccanici (tipo il diaframma o la spirale)
  13. Grazie alla grande varietà di coppette presenti in commercio, sia le ragazzine che le donne che hanno partorito, sia le donne con flusso leggero che quelle con flusso abbondante, sia le donne con un pavimento pelvico ipertonico che quelle con un pavimento ipotonico,   possono trovare la coppetta delle giuste dimensioni e consistenza. (più o meno rigida)
  14. Può essere usata durante tutte le fasi del ciclo mestruale. Quando il flusso mestruale è all'inizio o alla fine,le perdite ematiche possono essere troppo leggere per usare il tampone interno (che ha bisogno di una forte umidità nell'inserimento e nella rimozione). Quindi di solito in questa fase passare una giornata al mare non è proprio il massimo. La coppetta invece scivola con facilità quindi può essere usata in qualsiasi momento. 
  15. Quando avrete preso confidenza con la coppetta e saprete utilizzarla nel modo corretto, la coppetta vi permetterà di non avere assolutamente perdite (E' fatta per questo!) . Questo significa che potrete utilizzare anche il costume bianco e la biancheria intima che più vi piace e che magari non è adatta all'uso dell 'assorbente esterno.
  16. E' talmente comoda che spesso vi fermerete per strada chiedendovi se l'avete messa! (a me succede spessissimo). Cosa che non mi era mai accaduta col tampone interno, nè ovviamente con l'assorbente.
  17. Ne esistono di bellissime, super colorate!

Contro
  1. Non conosciamo bene la nostra anatomia. Scommetto che molte di voi non sanno neanche palparsi la cervice. Può essere quindi per alcune donne (non tutte), un pò difficile da posizionare inizialmente. Molte imparano ad utilizzarla al primo ciclo, altre hanno bisogno di 2 o più cicli per posizionarla correttamente. La coppetta non deve provocare nè dolori, nè fastidi, nè perdite. In quel caso, o posizionate male la coppett,a o avete sbagliato conistenza o misura. Prima di decidere che una coppetta non sia adatta a voi, provatela per alcuni mesi e solo a quel punto compratene un'altra (a meno che non sia piena già dopo 2 ore, allora è troppo piccola).
Come si usa?
Principianti
  1. Bisogna sterilizzare la coppetta all'inizio e alla fine di ogni ciclo, facendola bollire in un pentolino per 5-7 minuti.
  2. Inserite la coppetta in vagina. Potete usare vari tipi tipi di pieghe per renderla più piccola e inserirla comodamente. (All'inizio vi consiglio di stare sedute sul bidet e rilassarvi)Per inserirla correttamente, vi consiglio di tenerla bassina e spingerla leggermente inclinandola verso l'osso sacro. 2-3 contrazioni dei muscoletti (quelli con cui si trattiene la pipì) vi aiuteranno a posizionarla bene, senza avvertirla.Se siete all'inizio e avete dubbi sulla sua apertura, posizionate un dito in vagina per seguire il bordo della coppetta. Potete anche controllare l'effetto sottovuoto tirandola leggermente verso giù dal gambetto o schiacciando una parete e sentendo che "inghiotte" aria.
  3. Potete tenere la coppetta 4-12 ore prima di svuotarla (con l'eperienza saprete regolarvi)
  4. Per togliere la coppetta all'inizio vi consiglio di sedervi nel bidet. Afferrate il culetto. Se non lo trovate, la coppetta potrebbe essere salita. Spingete coi muscoletti come se volesse partorirla  e la coppetta spunterà. (la vagina è lunga inorno ai 7-10 cm, non è mica infinita!)Pizzicate il culetto in modo da togliere il sottovuoto ed estraetela (potete anche spingere in quel momento).
  5. Svuotate la coppetta, lavatela con acqua e sapone intimo. Se siete fuori casa, potete sciacquarla con una bottiglietta o pulirla con della carta o con le salviette umidificate per l'area intima.
  6. Inseritela di nuovo.
Ok sembra difficilissimo, ma in realtà una volta che ci prendete la mano diventa facilissimo e ci vogliono solo 2 minuti per svuotarla.

Esperte
  1. Bisogna sterilizzare la coppetta all'inizio e alla fine di ogni ciclo, facendola bollire in un pentolino per 5-7 minuti.
  2. Inserite la coppetta con la piega più adatta a voi anche all'impiedi. 2-3 contrazioni mentre siete già uscite dal bagno per sentirla comoda
  3. Aspettate il riempimento della coppetta
  4. Estraetela sedute nel wc o in piedi
  5. Svuotatela e Sciacquatela
  6. Inseritela
    Come vedete l'esperienza cambia tutto!

    Conservate la coppetta tra un ciclo e l'altro in un sacchettino di cotone (che spesso vi arriverà con la coppetta). 

    Eventuali cause di perdite o dolore
    Nella maggior parte dei casi il problema è il modo in cui posizionate la coppetta, piuttosto che la coppetta stessa. E' molto importante conoscere la posizione della cervice e mettere la coppetta al di sotto(o il sangue non verrà raccolto, ma scivolerà sul bordo) avendo cura di non pizzicarla (o potreste sentire un dolore acuto, irradiato anche alla schiena).vi metto il link in italiano non perfetto, ma comunque chiaro.
    E' molto importante trovare l'orientamento giusto della coppetta. Io ad esempio avevo perdite finchè non l'ho inclinata leggermente più indietro.
    Se avete perdite e la coppetta è piena, vuol dire semplicemente che dovevate svuotarla e si è riempita troppo. Se si riempie troppo in fretta la coppetta è troppo poco capiente. Se sentite pressione sulla vescica, potrebbe essere non adatto il diametro o potrebbe essere troppo rigida la coppetta. In ogni caso il consiglio è sempre quello di fare tante prove.

    Come sceglierla
    Su internet e fb, ci sono tanti gruppi e blogger che si occupano solo di coppette e quindi sapranno aiutarvi nella scelta.Se fate una ricerchina su google, troverete tantissime marche e stili. Io ad esempio l'ho voluta colorata e poco trasparente per prendere confidenza :)


    Fleurcup
    Io ho scelto la fleurcup, perchè me l'hanno consigliata come adatta alle principianti e c'era anche un'offerta molto conveniente quando l'ho ordinata. E' abbastanza morbida, ma allo stesso tempo abbastanza rigida da aprirsi senza problemi. L'esterno è vellutato, l'interno liscissimo. Il gambetto non è morbidissimo, quindi se sporge dovrete tagliarlo (ma è fatto in modo tale che è facile il taglio netto, senza che si formino bordi pungenti). Io l'ho tagliato tutto, perchè tengo la coppetta bassissima, e sporgendo mi dava fastidio.


     Come vedete la coppetta non è poi così gigante come fanno credere!



      Le righine sul fondo aiutano molto nella presa, ma quando saprete utilizzarla non vi serviranno più. In alcuni casi potrebbero anzi dare un pò di fastidio, proprio perchè molto pronunciati. Io dato che tagliato il gambo, spesso la rivolto come un calzino e la uso liscissima (Senza righine sul fondo quindi).

    Sono ancora ai primi mesi e ogni tanto ho qualche perdita, ma credo che la colpa sia della mia anatomia/ abilità nel posizionarla. E' francese, sottoposta ai normali controlli di qualità e si può ordinare solo dal loro sito ufficiale. Il bordo non è morbidissimo quindi non consiglio tutte le pighe, in particolare quella a C.
    Secondo me le 2 pieghe più adatte alla fleur sono queste :


    In questo modo la parte da inserire diventa piccolissima. Come l'assorbente interno!

    Una volta inserita me la dimentico. Ci vado in bici e al mare senza alcun fastidio. Io ho la taglia S, e per  me è perfetta, regge benissimo le primi notti di ciclo più abbondante. Io la amo! Anche quando ho qualche perdita, mi rendo conto di quanto superiore sia a qualsiasi altro tipo di assorbente/tampone. Non potrei assolutamente più farne a meno!

    Conclusioni generali 
    Chi critica in generale le coppette , o non ha avuto la pazienza di imparare ad usarle o non le ha mai usate o non ne conosce i vantaggi. Ho letto i commenti di ragazze che pensavano che la coppetta potesse creare all'interno un ambiente caldo/umido, terreno ideale per colture batteriche/micotiche. Questo non è assolutamente vero, infatti la coppetta raggiunge solo la temperatura corporea senza "effetto serra". Secondo alcune può aumentare l'insorgenza di infezioni, ma vi ho già spiegato prima che non altera le fisiologiche condizioni vaginali. Tante si allarmano all'idea di svuotarla in un bagno pubblico. Innanzitutto se dovete uscire e sapete che dovete svuotarla dopo 4-12 ore, potete benissimo regolarvi in modo da svuotarla  a casa. Se vi cambiate in un bagno pubblico anche il tampone può richiedere qualche acrobazia e anche il cambio dell'assorbente esterno non è facilissimo (dove lo poggiate?).
    E  a quelle che trovano schifosa l'idea di non sterilizzarla ad ogni inserimento, chiedo se facciano la stessa cosa col fidanzato. :D  Vi lascio anche le comuni faq dal sito della Lunette. 

    Che altro dire? La coppetta è comoda, igienica, discreta, economica e molto molto ecologica. Provatela e la amerete!
    Silvia 





    venerdì 4 ottobre 2013

    Favoloso cerotto contro i punti neri fatto a casa!

    Per caso mi sono imbattuta in questo video , di Michelle Phan famosissima youtuber esperta in makeup. 
    Ho provato a fare il cerotto per i punti neri anche io e devo dire che funziona splendidamente! 
    Lei nel video usa la gelatina in polvere e il latte, ma l'acqua va benissimo. 

    Purtroppo a casa c'era solo la colla di pesce (che in realtà è collagene suino) quinid ho provato con questa. In futuro comprerò l'agar-agar per fare la versione vegan  e cercherò di darvi le dosi :)
    La ricetta che vi darò riguardo proprio l'uso dei fogli di gelatina, ma come vedete dal video con quella in polvere il procedimento è molto simile. 

    Nel caso del foglio, inumiditene una striscetta in una tazzina. Dopo qualche secondo scolate l'acqua lasciandone proprio un fondinoe passate al microndo 3-4 sec. Mescolate e la vostra gelatina è pronta!
    Potete aggiungere anche una sola goccia di olio essenziale purificante (tipo lavanda. tea tree ecc)
    A questo punto col dito formate uno strato spesso nell'area in cui volete applicare il cerotto. Tenete conto che essendo un cerotto, funziona tramite lo strappo; evitate quindi le aree delicate (come il contorno occhi). Per agire ancora più in profondità, vi consiglio dopo l'applicazione di esporre il viso per qualche istante a del vapore caldo, in modo che i pori si dilatino. Aspettate poi che il cerotto asciughi completamente (circa 10-15 minuti) e strappate! Se lo strato è troppo sottile farà una sere di scagliette e sarà impossibile afferrare un lembo e strappare via. Potete allora preparare un altro pò di gelatina e applicarla sopra.
    La cosa stupenda di questo cerotto è che oltre ad essere ecologico (ancora di più nella versione veg), super economico e naturale prende perfettamente la forma dell'area su cui l'applicate. 
    Io l'ho applicato anche sulle guance perchè a volte si forma qualchè impurità, ma lo strappo lì si fa sentire un pò. Quindi se avete il viso molto delicato fatelo solo su naso e mento. Per togliere i residui basta sciacquare il viso. Applicate poì una crema idratante. 
    Io me ne sono innamorata!
    Silvia